Lo sapevate che vostro figlio quando nasce possiede il doppio dei vostri neuroni?
E il doppio dei neuroni dell’ostetrica che lo accoglie e del pediatra che lo visita.
Questa sovrabbondanza, presente nei primi tre ani di vita, gli permetterà di adattarsi alle caratteristiche dell’angolo di terra in cui gli è capitato di atterrare, qualsiasi esse siano.
La condizione di iniziale apertura che rende possibile i più diversi apprendimenti, lascerà lentamente posto allo sviluppo di quelle specifiche connessioni sinaptiche che le esperienze ripetute attiveranno con maggiore frequenza. I circuiti poco attivati invece cadranno in disuso secondo un fenomeno che viene efficacemente definito di “potatura”.
Grazie alle esperienze quotidiane, il cervello del bambino diventerà, sempre più simile al vostro: ogni genitore si augura che ciò avvenga, perché solo attraverso questa somiglianza vostro figlio diventerà un essere umano a proprio agio nel mondo in cui vive e capace di comunicare con i suoi simili.
Nello stesso tempo, pur riconoscendo l’importanza di queste caratteristiche comuni, fondamentale per il buon vivere insieme, ci piacerebbe anche che emergessero talenti specifici e peculiari che lo rendessero unico e originale.
Per coltivare la sua originalità si potrebbe essere tentati di proporgli un gran numero di attività: alle 14 lezione di flauto, alle 15 lezione di nuoto, alle 17 lezione di russo,etc.
Ma per quanto ci impegnassimo, non potremmo mai competere con le sue meravigliose potenzialità; e quindi?
Ecco cosa fa lo psicomotricista: semplicemente prepara uno spazio, ben allestito, il più neutro possibile; con materiale destrutturato, dotato cioè non di una funzione specifica, ma per essere utilizzato con creatività, e dice al bambino: “Qui è possibile saltare, rotolare, costruire, abbattere, parlare ad alta voce, cantare, identificarsi in personaggi eroici o in piccoli uccellini che chiedono aiuto. Ed io sarò qui perchè tutto ciò possa accadere.”
La cosa più importante che lo psicomotricista sa fare è riconoscere la proposta del bambino, darle un nome, mettere lì quasi per caso un oggetto, pensando che possa sviluppare gioco e subito farsi da parte per non condizionarlo. Così facendo emerge il pensiero del bambino, potente, saldo, sicuro.
A partire da lunedì 30 gennaio i vostri bambini potranno fare questa splendida esperienza a DanzArte!
Lezione di prova gratuita lunedì 30 gennaio:
- dalle 16,10 alle 17,00 bambini 0-2 anni
- dalle 17,10 alle 18,00 bambini 3-4 anni
- dalle 18,10 alle 19,00 bambini 5-6 anni
Ogni ciclo è composto da 10 sedute di 50 minuti a cadenza settimanale.
Le sedute saranno condotte da Anna Marcon e Massimo Carlan, formati in Pratica Psicomotoria Aucouturier.