La nostra Antonella Solidoro, Doula, educatrice di Yoga in Gravidanza e animatrice del progetto Vita in Corso a Marostica, ci racconta una nuova esperienza dedicata all’essere genitori attraverso la pratica dello Yoga in Gravidanza.
Il Viaggio – Mamma Marta e Margherita
“Io e te stiamo vivendo in simbiosi da quando sei nata… non mi lasci un secondo… sempre attaccata alla tua mamma! Tutto l’opposto delle tue sorelle che dormivano nel loro lettino e non sopra il mio petto o la mia pancia tutta la notte. Non facevano coliche o meglio posso contarle in una mano… di notte dormivano anche 4 ore di fila, mentre tu Margherita ogni 2 ore vuoi il mio latte e, mi dormi di giorno. Se hai mal di pancia forte,mettendoti attaccata a me con la fascia ti passa dopo poco.
Se dovessi descrivere questa terza creatura potrei dire che è l’opposto di quello che volevo e pensavo, che la fatica e tanta e la stanchezza anche. E’ arrivata inaspettata e, la voglia di una terza bimba, non c’era perché due bastavano già…
Ma adesso, che mi hai fatto vivere un parto fantastico ed emozionante, grazie all’ostetrica che ha seguito il mio piano del parto alla lettera da potermelo ricordare come un’esperienza speciale ed unica e non tanto per il dolore… adesso che ti ho tra le mie braccia e annuso il tuo profumo che è come una droga per una mamma, perchè unico e incantevole… adesso che vedo la tua testina la sera cercare la mia se non la sente vicina… adesso e solo ora ho capito quanto Ti Amo… l’amore che mi stai donando è una cosa impossibile da descrivere… grazie Margherita perché stai tirando fuori una parte di me stessa che non pensavo di avere; mi stai ridando la calma e la tranquillità interiore di cui avevo e sentivo il bisogno”.
Come Doula che serve la maternità, racchiudo il divenire madre e la venuta al mondo del bambino, nella metafora del viaggio. Per entrambi il divenire è trasformazione.
Al DIVENIRE fa seguito l’INCONTRO con se stessi e il proprio bambino; la nostra, una nuova interiorità, un incrociarsi piacevole simbolo di rinascita capace di fare di noi un nuovo io. Lui la nostra creatura, un altro da me da cui è difficile separarsi perché la nostra parte migliore. Nel primo sguardo, ci si troverà a sovrapporre senza volerlo, l’immagine creata nella fantasia con la forma e l’aspetto di chi ci scruta. Piano piano il bambino si impone col suo odore ,col suo pianto lasciando una parte di sé in noi per splendere nel suo aspetto reale.
Il suo RESPIRO si fonde col nostro creando contatto e amore, la cui caratteristica è questo suo fluire libero privo di tensioni … è un respiro consapevole, un dare e un ricevere, circolare come il mondo. Quando questo accade madre e figlio si armonizzano e come in una danza si uniscono all’universo.