No, non vi prendiamo per il naso: DanzArte vi aspetta al Teatro Remondini per 3 giorni di “Pinocchio”!!
E per l’occasione 3 insegnanti del nostro staff hanno collaborato con il registra e realizzato le coreografie che vedrete durante lo spettacolo.
Abbiamo pensato di rendervi partecipi dei mesi di preparazione e dei retroscena del lavoro di DanzArte con un’intervista alle coreografe, per farvi scoprire che cosa si “nasconde” nella testa di una ballerina coreografa quando deve pensare, insegnare e mettere in scena uno spettacolo:
A quando risale il tuo primo o il più vivido ricordo di “Pinocchio”?
Cinzia Turcato: Pinocchio è un personaggio che fa parte della mia memoria fin da piccolissima e, cosa curiosa, anche della mia carriera artistica come ballerina! Infatti, nel mio primo balletto all’età di 4 anni io rappresentavo proprio Pinocchio. E oggi, anche nella vita di mio figlio il personaggio di Pinocchio ha fatto cu cu…e questo mi fa sorridere!!! 🙂
Genny Ronzani: Ad un vecchio libro rovinato tramandatomi da mia cugina.
Valeria Stringa: A quand’ero bambina e guardavo il cartone animato.
Qual era il tuo personaggio preferito della storia di “Pinocchio” e perchè?
CT: Sinceramente non ho un personaggio preferito…ogni personaggio della storia cela in sé delle caratteristiche che sono molto “umane” ed ognuno di loro ci insegna qualcosa di importante.
GR:Lucignolo perché è ribelle, ma anche il grillo perché è sapiente.
Quando hai ricevuto la proposta di lavorare alle coreografie di quest’opera teatrale che cosa hai pensato?
CT: Entusiasmo assoluto……e confermo il mio entusiasmo! Ringrazio Valeria Stringa per questa bella opportunità! Spero di lavorare con lei ad altre rappresentazioni teatrali. Mi piace 🙂
GR: Le favole, quelle vere, non tramontano mai.
CT: Devo ancora assaporare appieno questo aspetto e probabilmente riuscirò a farlo quando vedrò lo spettacolo per intero. Ma mi ha colpito molto l’impegno straordinario che ci mette Pasquale e tutti i componenti della compagnia….mi da un senso di allegria!
GR: Uno su mille ce la fa.
CT: Ho lavorato molto di getto, ad istinto. Ho ascoltato le musiche e mi sono lasciata ispirare dalle emozioni che sentivo nascere all’ascolto, immaginavo di essere dentro la fiaba…
GR: Il mio intento è stato quello di far parlare i corpi, far comunicare loro attraverso i movimenti la storia narrate dalle parole e dai brani musicali.
VS: Mi sono ispirata principalmente a Pinocchio e alle sue caratteristiche da burattino!
Dopo aver lavorato come coreografa per “Pinocchio” è cambiata la tua percezione di questa storia?
CT: Per rispondere a questa domanda devo terminare il lavoro e metterlo in scena, per poi esprimere le mie totali percezioni…sicuramente è cambiato il modo di viverlo: fino ad ora avevo rappresentato Pinocchio danzandolo, ora ho coreografato per le mie allieve che lo danzeranno. Il punto di vista è tutt’altro!
GR: No…mi ci sono ritrovata
VS: Direi che ne ho colto meglio la complessità.
Vuoi raccontarci qualche aneddoto/ incidente di percorso/curiosità/ informazione aggiuntiva sullo spettacolo che vedremo?
CT: Mi sono divertita un sacco….specialmente di mattina presto ancora assonnate a coreografare con Valeria in modo da avere il lavoro pronto per il pomeriggio da insegnare alle nostre allieve e collaborare con attori cantanti e musicisti….ovviamente anche con le nostre danzatrici. Top!
GR: L’aneddoto più bello è che…il finale di una delle coreografie è una sorpresa sia per me che per le interpreti perché lo inventeremo direttamente sul palcoscenico!!!
VS: La cosa bella di lavorare a tu per tu con attori , cantanti e musicisti è che veramente sembra di essere immersi nella storia, la scena sembra davvero reale … il dietro le quinte è sempre molto emozionante e la scena finale … beh ci lascerà senz’altro con il cuore colmo di gioia